MUSEO DI SCIENZE NATURALI DI CELANA (clicca sull'immagine per scaricare la pubblicazione in pdf)
Il Museo di Storia Naturale fu fondato nel 1891 dal rettore Don Francesco Benedetti, il quale ne affida la cura a due naturalisti bergamaschi che insegnarono nel Collegio: Don Bernardino Gavazzeni de' Gaiboni di Strozza e Don Enrico Caffi di San Pellegrino (1866-1948), forse il maggiore naturalista bergamasco e direttore del Museo di Scienze naturali di Bergamo che oggi è a lui dedicato. Il museo occupa ua superficie espositiva di circa 300 mq. Nel 1999 il curatore Giambattista Rivellini, seguendo fedelmente i criteri conservativi ed espositivi ottocenteschi, ricolloca la mostra nello spazio originario, mantenendo gli stessi armadie teche. All'ingresso del museo si trova un orso bruno catturato a Primaluna in Valsassina nel 1886, reperto di particolare importanza poicè l'esemplare è uno degli ultimi orsi cacciati sull'arco prealpino ei quali sia documentato l'abbattimento. In una sala si può ammirare una colelzione di funghi realizzata in legno, carta, pelle e cera da Giovanni Stefanini a fine Ottocento, nella stessa sala sono conservati quattro preziosi volumi dell'erbario realizzato dal parroco di Olate don Luigi Sacchi nel 1850; l'opera è attualmente consultabile solo a scopo di studio data la sua delicatezza e fragilità . Non manca una raccolta di minerali, rocce fossili del monte Albenza e dell'area orobica. Mammiferi esotici ed europei fanno mostra di sé lungo la navata interna. Seguono due teche con esemplari di ornitofauna europea. Nei vasi con soluzioni chimiche si mantengono, inalterati nel tempo, rettili, anfibi e pesci. Una collezione malacologica di 150 specie affianca una foca, una tartaruga ed alcune spugne marine. Esemplari di fauna africana si accompagnano a quella locale.